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Negli ultimi giorni Binance, il più grande exchange di criptovalute al mondo per capitalizzazione di mercato e volumi di scambio, ha registrato ingenti flussi di denaro in uscita dai propri wallet. 
I clienti hanno prelevato dalla piattaforma circa 6 miliardi di dollari a seguito delle indiscrezioni che sono trapelate riguardo l’exit out della società di auditing Mazars Group dalla collaborazione con Binance ed altri exchange del settore. 
Perché Mazars Group ha deciso di tirarsi fuori dall’accordo con gli exchange interrompendo i  servizi di auditing sulle proof of reserve delle società?

Binance è a rischio bankrun? Vediamo insieme i dettagli della faccenda  👇

 

Prelievi ingenti su Binance

Il 14 dicembre 2022, gli utenti della nota piattaforma di compravendita di criptovalute hanno deciso di prelevare dai propri account circa 6 miliardi di dollari
Una vera e propria corsa agli sportelli,  dovuta a dei timori riguardo possibili insolvenze da parte di Binance.
Non c’è ancora nessuna notizia  ufficiale che possa confermare tali indiscrezioni, tuttavia a seguito del disastro accaduto con il crollo di FTX, il sentiment di mercato è pessimo: la gente ha paura di tenere i propri fondi sugli exchange e teme ulteriori catastrofi.  
Nonostante l’enorme fuga di capitali dalle proprie casse, Binance non ha però  interrotto i prelievi (come aveva fatto FTX)  invalidando, almeno per ora, l’ipotesi di una imminente bankrun. 
Inoltre,  secondo i dati di DefiLama, dopo la preoccupante giornata del 14 dicembre, nei giorni successivi la situazione si è stabilizzata registrando bassi outflow di criptovalute.

Mazars Group: exit out da collaborazioni con exchange.

La preoccupazione degli utenti è iniziata quando la società  francese “Mazars group”, che si occupa di revisione, contabilità e consulenza per le aziende, ha annunciato di aver interrotto l’erogazione dei propri servizi con Binance, Crypto.com e Kucoin.
Gli exchange in questione avevano collaborato con Mazars solamente pochi giorni prima per redarre le “proof of reserves” relative ai propri bilanci. 
Il dietro-front della società francese è scaturito proprio dalla preoccupazione riguardo il modo in cui il pubblico percepiva la pubblicazione di   queste proof of reserves. 
Infatti è doveroso ricordare che questo tipo di prova crittografica non tiene conto delle “liabilities”, ovvero dei debiti che la società possiede. Dunque non è sufficente far vedere il bilancio dei propri wallet  per poter dimostrare di essere finanziariamente stabili.

Il Ceo di Binance, Changpeng Zhao detto “CZ”, è apparso in diretta con la CNBC spiegare al pubblico quanto accaduto Secondo quanto detto da CZ, Binance non ha debiti ed è in ottime condizioni finanziarie, tutti gli asset sono coperti al 101% e non c’è nulla da temere. Mazars ha voluto semplicemente tutelarsi vista la situazione di FTX: infatti, molte società che in passato avevano svolto audit per l’exchange di Sam Bankman Fried, ora si trovano con una reputazione bruciata.  Continuando, ha sottolineato che gli utenti fanno bene a prelevare fondi dall’exchange se hanno paura, visto che è un loro diritto eseguire cash out, l’importante è che sappiano gestire correttamente l’opzione self-custody tenendo in sicurezza le proprie chiavi private.  

 

Punto della situazione

Al momento la situazione sembra sotto controllo per Binance ed il suo team: gli outflow sono tornati a valori regolari e non sembrano esserci presupposti per una crisi di liquidità della società.
Binance, in questo momento custodisce circa 56 miliardi di dollari, nonostante l’outflow di 6 miliardi dei giorni precedenti e tutti i servizi funzionano in modo corretto.

L’unico campanello d’allarme presente, riguarda alcune risposte un po evasive, da parte di CZ durante l’intervista con la CNBC di cui parlavamo sopra.
Alla domanda del giornalista riguardo il motivo per cui Binance non abbia scelto una delle 4 aziende leader nel settore dell’auditing (ovvero Ernst & Young, PricewaterhoyseCoopers, Deloitte e KPMG) Changpeng Zhao ha risposto che queste società non sanno come svolgere un audit per un exchange.

C’è qualcosa che Binance sta nascondendo riguardo i propri rendiconti finanziari? 
Suona strano il fatto che queste società di auditing, le quali forniscono servizi anche per altri exchange  più “istituzionalizzati” come Kraken e Coinbase, non sappiano svolgere il lavoro.
Nonostante ciò, al momento non sembra esserci ulteriori elementi allarmanti e di per sè questo dato potrebbe risultare irrilevante.
Se volete adottare una giocata “safe”, l’idea è sempre quella di custodire in propria persona le chiavi private del nostro wallet. Per farlo è necessario essere al corrente dei rischi che si corrono e che un solo errore potrebbe causare la perdita permanente di tutto i vostri fondi.
I wallet non custodial come ad esempio Metamask, Trust Wallet o il Ledger, sono strumenti non adatti a soggetti neofiti nel settore delle criptovalute.

#LETTHEPARTYBEGIN

ALESSANDRO ADAMI