Nonostante le incertezze sul fronte macroeconomico e la situazione del mercato crypto ancora non proprio ottimale, c’è un protocollo che si sta distinguendo grazie alla crescita delle sue attività: stiamo parlando di GMX, ovvero del progetto di punta dell’ecosistema di Arbitrum, layer 2 di Ethereum.
Attività on-chain in crescita su Arbitrum
Arbitrum, uno dei più noti layer 2 di Ethereum sta attraversando un momento davvero florido: ilTotal Value Locked (TVL) della chain è in continuo aumento negli ultimi mesi, in controtendenza rispetto alle principali reti competitor.
Proprio in questi giorni, secondo i dati di Defi Lama, la blockchain di Arbitrum ha sorpassato Polygon, attestandosi come la quarta chain per valore bloccato all’interno dei propri protocolli.
A tal proposito, molti utenti credono che a breve Arbitrum rilascerà un proprio token, con tanto di airdrop agli early adopters, tuttavia non ci sono ancora fonti ufficiali che possano confermare queste voci di corridoio.
Pensate che ogni giorno, secondo le stime attuali, vengono generati 200k dollari in fees su GMX.
Ovviamente ci sono altri protocolli che stanno crescendo all’interno dell’ecosistema di Arbitrum, come ad esempio Stargate, Synapse, Radiant Capital, Dopex, Vesta Finance ecc.
Ciononostante GMX è al primo posto fra le top applicazioni decentralizzate della chain, in grado di inglobare il 40% di tutto il capitale di Arbitrum.
Che cos’è il protocollo GMX?
Gmx è un protocollo decentralizzato che permette il trading in spot e perpetual con basse fee e zero price impact sulle operazioni degli utenti. La dinamicità dei prezzi all’interno della piattaforma è garantita dagli oracoli di Chainlink che aggregano differenti feeds di prezzo dai maggiori exchange di criptovalute.
L’idea centrale del progetto è quella di dedicare le fees generate dal levarage e spot trading e dal market making agli holders dei token GMX e GLP.
Mentre il primo è semplicemente il token di governance della community, il secondo rappresenta un liquidity/index token che serve per permettere il trading sulla piattaforma sia su rete Arbitrum che su rete Avalanche. Di fatti, GLP è un indice formato da diversi token, ognuno con un proprio peso specifico, i quali formano essenzialmente la liquidità che gli utenti utilizzano per le operazioni.
La voce “weight” indica il peso di ogni token all’interno di ciascun paniere. Il doppio valore indica il peso attuale (sinistra) contro quello atteso (destra). Per regolarizzare questi valori è in atto un meccanismo che incentiva gli utenti a comprare GLP con i token presenti in quantità inferiore alle aspettative e, viceversa, a venderlo con i token presenti in quantità superiore alle aspettative.
Molto importante da sottolineare il fatto che comprare GLP ci espone al rischio di impermanent loss: bisogna fare molta attenzione soprattutto se si è neofiti nel settore defi.
Piccola curiosità: tra i maggiori trader del token GLP troviamo un certo “sifu.eth“, il cui nome è molto noto tra chi ha familiarità con il caso QuadrigaCx e con Wonderland Money.
Considerazioni finali
Ci troviamo in un contesto storico in cui è difficile fare valutazioni sugli andamenti futuri.
I recenti fallimenti di Terra/Luna e di FTX hanno creato una crepa all’interno dell’industria crypto: gli investitori hanno perso fiducia nei confronti del settore e non sarà facile capire se e quando avverrà una recovery phase.
Nel frattempo, il sottostante tecnologico insito nella blockchain e la crescita di molti protocolli come per l’appunto GMX, fanno ben sperare che questa sia solo una fase transitoria.
Il settore della defi sta crescendo poco alla volta: se 3 anni fa sembrava un’innovazione poter effettuare swap su Uniswap o mintare un NFT su Opensea, ora siamo giunti ad un livello ben superiore e dobbiamo esserne consapevoli.
Sarà interessante seguire gli sviluppi dell’ecosistema Arbitrum e monitorare l’andamento dei token GMX e GLP, o più in generale osservare se l’industria defi sarà in grado di innovare come ha fatto fino ad oggi, giungendo verso nuovi orizzonti.
ALESSANDRO ADAMI