di BEATRICE SILENZI
23 gennaio, Giornata della Scrittura a Mano, un’occasione per riflettere sull’importanza e sulla bellezza della scrittura manuale.
Come e perché abbiamo disimparato questa antica forma di espressione e quali implicazioni comporta?
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L’avvento della tecnologia, in particolare dei dispositivi digitali e dei computer, ha cambiato radicalmente il modo in cui comunichiamo e scriviamo. La scrittura a mano è stata in gran parte sostituita dalla digitazione, rendendo la scrittura manuale sempre meno comune.
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Nelle scuole, l’uso di dispositivi digitali per prendere appunti e svolgere compiti è diventato sempre più diffuso. I programmi di videoscrittura e di note digitali hanno preso il posto dei quaderni e delle penne, riducendo l’occasione per praticare la scrittura a mano.
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La scrittura a mano ha dimostrato di avere effetti positivi sulla memoria e sulla creatività. Scrivere a mano favorisce una connessione più profonda con il materiale e stimola l’attività cerebrale e consente un maggiore spazio per la creatività e l’espressione individuale.
La scrittura a mano ha un fascino unico, perché ogni individuo ha una calligrafia distintiva, che riflette la sua personalità e il suo stile.
Inoltre, ricevere una lettera scritta a mano ha un significato speciale, poiché mostra l’impegno e l’attenzione dedicati.
La scrittura manuale ha un’aura di autenticità e di intimità che difficilmente si può replicare con la tecnologia.
Nonostante il lento declino, però, ci sono ancora molti modi per riscoprire e valorizzare questa antica forma di espressione.
Si possono scrivere lettere o biglietti a mano per i propri cari, tenere un diario personale o praticare la calligrafia come forma di meditazione e di creatività, ricevendo benefici a livello cognitivo ed emotivo.