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Radicle è una rete peer-to-peer utilizzata dagli sviluppatori per collaborare nella creazione e gestione di software, completamente decentralizzata e con una crypto che funge da token di governance, nota come RAD.

Il progetto mira a creare un ambiente di collaborazione nello spazio del Web3 senza passare per versioni centralizzate di codice depository come Github.

Vediamo nel dettaglio cos’è Radicle e come funziona.

Che cos’è la crypto Radicle (RAD)?

Radicle è una rete peer-to-peer open source creata nel 2018 da Alexis Sellier ed Eleftherios Diakomichalis  con l’obiettivo di sviluppare un modo sostenibile ed equo per finanziare e mantenere progetti software pubblici.

Si tratta di un’alternativa a GitHub e agli altri hub di codice depository centralizzati, in cui gli utenti possono liberamente partecipare a software pubblici eliminando la presenza di intermediari di terze parti, concetto che è alla base di tutti i progetti open-source come ad esempio Bitcoin.

Tutti i dati di rete vengono archiviati localmente e diffusi dai partecipanti, consentendo agli sviluppatori di collaborare sui repository Git senza richiedere un server centralizzato.
Radicle è gratuita e progettata per essere altamente sicura, rispettosa della privacy e resistente alla censura. 

In linea con l’etica dell’accessibilità, Radicle funziona anche in un ambiente offline, senza necessitare di un collegamento ad internet, ad un DNS o ad un’app di collaborazione proprietaria.

Il network è stato sviluppato inizialmente sulla rete di archiviazione IPFS, ma a causa di diverse complicazioni di carattere tecnico che hanno creato difetti alla velocità della rete, il team ha deciso di spostarsi sul livello di storage Git.

Quest’ultimo in poche parole funziona da database per il protocollo Radicle Link ovvero un livello di comunicazione P2P tra  utenti che vogliono collaborare allo stesso progetto

Radicle Link consente ai programmatori  di condividere informazioni e dati conservando copie locali sui propri hardware personali.. Più individui  sono interessati a lavorare su uno  specifico progetto software, più diventa accessibile attraverso la rete crittografica di Radicle.

Tutte le modifiche ai codici come commenti, l’individuazione di problemi e processi di verifica si possono eseguire sia crittograficamente tramite l’uso di PKC oppure creando un backup P2P repository per chi utilizza Github.

Questo sistema architetturale garantisce sicurezza tramite la ridondanza dello storage e riduce la dipendenza dalle piattaforme centralizzate dei server di terze parti.

Radicle e i vantaggi dell’integrazione con la blockchain di Ethereum

Nel 2021 Radicle è stato integrato con la rete Ethereum dando vita alla crypto RAD che risulta centrale all’interno dell’ecosistema della piattaforma.

Di base Radicle potrebbe funzionare in totale autonomia e senza nessun supporto blockchain per garantire il libero sviluppo decentralizzato fra gli utenti, ma indubbiamente l’integrazione con Ethereum permette una serie di vantaggi da non sottovalutare.

In primo luogo c’è da considerare che con Ethereum si ha  l’appoggio ad un registro digitale distribuito trasparente e verificabile da tutti in tempo reale.

Inoltre gli utenti, a differenza delle funzionalità permesse da GitHub, possono connettersi all’app werb3 “Radicle Interface” direttamente tramite un wallet per criptovalute

Questo consente di collegare il proprio indirizzo Ethereum, o dominio Web3 al codice identificativo di Radicle per trovare progetti sulla piattaforma. 

Creando un dominio ENS su blockchain che termina con “.eth” si facilità la lettura e l’individuazione dei profili da parte degli individui, oltre che permettere di agganciare siti web personali o rimandare a social media decentralizzati

Altri vantaggi riguardano la possibilità di implementare un sistema di governance.

Il protocollo crittografico Radicle, infatti, presenta anche una DAO in cui i possessori della crypto RAD (token ERC-20) possono votare alle proposte della comunità riguardo gli sviluppi futuri del software.

I lavori e le progettualità che vengono approvate dagli holder di RAD vengono poi finanziate da una Treasury che è gestita in maniera decentralizzata. 

La stessa treasury riceve liquidità tramite le fee di commissione generate dagli utenti che utilizzano il protocollo.

Di conseguenza, più Radicle è impiegato dagli utenti più lo stesso software si autofinanzia per migliorarsi di volta in volta. 

Per restare connessi con gli ultimi sviluppi del codice del protocollo di collaborazione P2P è possibile visitare la sezione dedicata alle proposal o leggere gli ultimi tweet del profilo ufficiale RadicleDao Governance.

La piattaforma presenta addirittura uno strumento basato su blockchain chiamato Radicle Orgs, che consente di concedere il controllo dell’accesso ai repository di codice tramite l’esecuzione di smart contract.

Riassumendo l’integrazione di Ethereum garantisce l’immutabilità dello stato del progetto, facilita la collaborazione sul codice per le organizzazioni decentralizzate e introduce un modello economico per la governance collettiva e la proprietà del protocollo.

Analisi del token RAD

La crypto RAD è un token crittografico ERC-20 appartenente alla blockchain di Ethereum e progettato per sbloccare alcune funzionalità del protocollo Radicle.

Il token ha una doppia utilità: in primis è utilizzato nei processi decisionali della DAO per votare alle proposte effettuate dalla community.

Inoltre, può essere usato per ricevere sconti sui protocolli Radicle, che altrimenti richiederebbero il pagamento delle tariffe base del gas su Ethereum per funzionare.

La total supply è fissata a 100 milioni di unità, di cui il 50% è attualmente custodito presso la tesoreria del progetto.

La restante fetta del rifornimento di RAD è stata distribuita fra il team di Radicle, la fondazione e i primi sostenitori della tecnologia.

Una parte di questi token è stata inizialmente destinata alla promozione della rete e ad un pool su Balancer per il liquidity bootstrapping, a seguito dell’approvazione di una proposta formale a febbraio 2021.

Attualmente RAD può essere scambiato su piattaforme centralizzate come Binance, Coinbase, Kraken e Bitget e su DEX come Uniswap V2.

Sul fronte speculativo, dal 23 aprile al 5 maggio, c’è stata un’attività di trading inusuale sulla criptovaluta che ha fatto passare il prezzo da 1,68 dollari ad un massimo di 6,26 dollari (toccato solo con una spike).

Il token nei giorni successivi è tornato ad essere scambiato a ritmi decisamente più normali, mangiandosi parte dell’incremento di prezzo di quel periodo.

Il massimo storico per RAD è situato a 30 dollari circa, molto lontano dal prezzo attuale con un drawdown di oltre il 90%.

Sebbene l’infrastruttura di Radicle sia tecnologicamente molto interessante, il token presenta delle caratteristiche discutibili sul fronte tokenomics e un’utilità marginale che non rispecchia il vero valore del progetto.

Se in futuro RAD verrà valorizzato maggiormente dal team, potremmo assistere ad un ritorno ai massimi storici, anche se per ora non sembrano esserci cambiamenti in vista.

ALESSANDRO ADAMI.