di BEATRICE SILENZI
Il 24 giugno 2022 sarà ricordato come un giorno storico per la questione dell’aborto negli Stati Uniti. La Corte Suprema ha emesso una decisione che ha sollevato molte preoccupazioni e ha suscitato un acceso dibattito, cancellando il diritto all’aborto nel paese.
La questione del diritto all’aborto è stata oggetto di dibattito acceso negli Stati Uniti per decenni in cui i sostenitori, da sempre, sostengono che le donne devono avere il controllo sulle proprie decisioni, mentre gli oppositori si basano su argomenti di natura morale e religiosa.
La decisione della Corte Suprema ha riacceso questo dibattito, portando a una polarizzazione ancora maggiore nella società americana ed ha generato forti reazioni da parte di organizzazioni per i diritti delle donne, attivisti e sostenitori del diritto all’aborto.
Molti temono che la cancellazione di questo diritto possa portare a un aumento di pratiche clandestine ed insicure, che mettano a rischio la salute e la vita delle donne. Allo stesso tempo, ci sono coloro che plaudono alla decisione come un passo avanti nella tutela dei diritti dei “non ancora nati”.
Nonostante la cancellazione, però, il dibattito non è destinato a placarsi.
Che ne è del diritto di autonomia e di autodeterminazione femminile? Come garantire una società in cui le donne possano prendere decisioni informate sulla loro salute e il loro futuro?