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L’ultimo ambito da approfondire durante il processo di analisi di un’altcoin riguarda l’insieme delle attività che vengono svolte on-chain, ovvero registrate su una blockchain. Ricordiamo che le blockchain sono infrastrutture pubbliche: tutti le azioni svolte su di esse, sono registrate in un database distribuito e possono essere monitorate da chiunque.

ANALISI ON-CHAIN

L’Analisi on-chain prende in considerazione tutte le azioni svolte su blockchain, come ad esempio:

Attraverso lo studio delle attività on-chain, emergono numerose metriche in grado di valutare la longevità di un network o di un token, secondo parametri più o meno complessi. C’è da dire che, non ci sono dati per tutte le criptovalute esistenti, e non sempre i dati che abbiamo a disposizione possono esserci d’aiuto per valutare un progetto. In linea di massima questo tipo di dati risultano utili per analisi di medio-lungo periodo piuttosto che di breve e per criptovalute ad alta capitalizzazione piuttosto che per le più piccole.   Tutte le Piattaforme Le migliori piattaforme per poter trovare dati on-chain sono:

Tutti questi siti presentano una parte gratuita ed una o più a pagamento, in base all’abbonamento scelto Il più completo, a livello di metriche raccolte è sicuramente Glassnode, tuttavia esso è anche il più costoso (un abbonamento completo costa circa 800 dollari al mese) Vi consigliamo, per le prime volte, di utilizzare le altre piattaforme più economiche, per poi valutare col tempo, un upgrade a Glassnode  

Come Fare un Analisi On-chain

Non è semplice fare una valutazione a tutto tondo di un progetto, esclusivamente sulla base dei dati on-chain. Spesso i dati che emergono risultano utili solo se presi separatamente e nell’ottica giusta. Troppi dati messi a confronto, potrebbero creare confusione. Vediamo insieme alcune delle metriche più conosciute ed utilizzate:

  1. In/out of the money Metrica utilizzata per indicare quanti indirizzi, che hanno acquistato in passato una criptovaluta, si trovano in profitto o in perdita rispetto al loro prezzo di carico. Il numero dei diversi indirizzi è rappresentato da un cerchio. I cerchi di colore verde servono per indicare gli indirizzi in profitto, i cerchi rossi per indicare quelli in perdita mentre i cerchi grigi servono per indicare chi si trovano più o meno in pari (break-even price) Più il cerchio è grande, maggiore è il numero gli indirizzi che hanno comprato un token/coin ad un determinato prezzo. Questi dati sono molto utili per capire quali sono le entità che sono più in profitto rispetto ad altre.
  2. Riserve degli exchange centralizzati Tutti gli exchange centralizzati hanno delle riserve all’interno dei loro wallet per permettere una liquidità maggiore delle piattaforme. Quando le riserve degli exchange iniziano a svuotarsi, questo può significare la presenza di una forte domanda sull’asset in questione. Di conseguenza, quando le riserve diminuiscono, potrebbe verificarsi una supply-shock ed un’impennata del prezzo.
  3. Flussi di denaro da/verso exchange centralizzati Questa metrica mette in relazione il flusso verso gli exchange (inflow) da quello dagli exchange (outflow). Di solto, quando grosse somme di criptovalute vengono trasferite all’esterno di un exchange, queste vengono custodite all’interno di portafogli decentralizzati, come metamask o ledger, per avere maggiori sicurezze durante un periodo di hodling ( custodia dell’asset senza venderlo) Quando, al contrario, grosse somme di denaro vengono trasferite all’interno di un exchange, queste spesso vengono vendute nell’arco di qualche ora/giorno. Infatti, solitamente, quando si deposita un’importante somma in crypto in un exchange, lo si fa per vendere. Monitorare tali flussi e la tendenza nel tempo di questi può esserci molto d’aiuto per capire se e quando avverranno variazioni di prezzo significative
  4. Attività di un Network Attraverso il numero di indirizzi attivi e il numero di nuovi indirizzi che vengono creati con il tempo, possiamo vedere come evolve l’attività in un determinato network come ad esempio Bitcoin, Ethereum, Solana Polkadot, Terra, Cosmos, Avalanche, Polygon ecc. Non possiamo prendere in considerazione token non nativi di una blockchain, o meglio prenderemmo in considerazione il network e non l’attività del token. Se il numero di indirizzi attivi aumenta nel tempo, ciò significa che c’è interesse in quel network e questo fa ben sperare per il futuro.
  5. Analisi degli Holder Tra le varie metriche, ci sono quelle che mettono a paragone i vari holder di una criptovaluta. Possiamo vedere infatti la composizione dei vari holder in base al tempo in cui hanno, per l’appunto, holdato un determinato asset, ad esempio per più di un mese, di 6 mesi, di un anno ecc. Se ci sono molti holder di lungo periodo, questo signifia che su quel progetto c’è fiducia da parte degli investitori.

ALESSANDRO ADAMI