Mozzarella e pomodoro. Per tutti, la caprese.
Difficile dire chi ne sia stato inventore ed altrettanto probabile è che la diffusione sia recente.
Il pomodoro è stato importato dall’America è per molto tempo è stato considerato una pianta ornamentale.
Dall’800 i suoi frutti sono entrati nell’alimentazione quotidiana, crudi e cotti, anche come farcitura della pizza margherita, realizzata in onore della Regina dell’Italia.
Negli anni ’20, al ristorante dell’Hotel Quisisana, a cena in onore del padre del futurismo Filippo Tommaso Marinetti, che mal sopportava tutto quello che era tradizionale, venne stupito con un piatto nuovo, leggero e veloce.
E sembra che anni dopo il piatto sia piaciuto anche a re Farouk d’Egitto.
Uno dei piatti più consumati in estate (e non solo), sicuramente quando si ha tanta voglia di freschezza, colore e soprattutto non si ha voglia di accendere i fornelli.
Un grande vantaggio: è facile e veloce da preparare.
Ma è valido per la linea e per la salute?
I dietisti consigliano di stare in guardia.
Sembra un piatto dietetico, ma in realtà non è così. Una caprese preparata con circa 150 grammi di pomodori, 100 grammi di mozzarella, un cucchiaio di olio apporta 365 calorie! Ma c’è di più.
Contro.
- È difficile da digerire
Non è un piatto adatto a essere consumato di frequente, soprattutto se si hanno problemi di peso ed è difficile da digerire perché è a base di pomodori (cibo acido) e di mozzarella (alimento basico) che, abbinati tra di loro, rendono difficoltosa l’attivazione dei succhi gastrici e rallentano la digestione.
- Gonfia e ingrassa
Abbinare pomodoro e mozzarella non è affatto una strategia giusta per dimagrire, poiché fornisce elevate quantità di sale, che favorisce la ritenzione idrica.
Chi ha problemi di gonfiore può consumarlo solo una volta ogni 15 giorni e abbinarlo sempre ad alimenti che agevolano la diuresi (cipolla cruda).
- Favorisce insonnia
La caprese è un piatto che dovrebbe essere evitato a cena, poiché entrambi gli alimenti contengono elevate quantità di tiramina (aminoacido che stimola l’attività del cervello e disturba il sonno), ma non solo, favorisce la produzione di grelina, ormone che agevola gli attacchi di fame e l’accumulo di chili.
Le quantità di zuccheri a rapido assorbimento sono elevate, stimolano picchi glicemici e la produzione di insulina, altro ormone della fame.
Come evitarlo?
Associando a questo piatto del pane integrale, che grazie alle fibre ne rallenta l’assimilazione.
Ma si può optare anche per abbinamenti diversi: pomodoro e pesce che, ricco di grassi e proteine, da maggior sazietà, o mozzarella e verdure – ad azione drenante – come finocchio, sedano o cetriolo.