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La nutrizione ha da sempre un ruolo di primo piano nella prevenzione di tutte le malattie, specialmente quelle da raffreddamento ed in tempo di Covid diventa indispensabile tenerne conto.

L’attenzione dev’essere portata agli alimenti che contengano elementi fondamentali per il nostro benessere, che ci permettano di sconfiggere tutti i malesseri stagionali.

Le arance garantiscono un prezioso apporto di Vitamina C, come pure tutti gli agrumi, la frutta e la verdura di stagione.

Massima importanza deve essere data alla qualità del cibo che si mangia: in purezza, a chilometro zero, ben coltivato, possibilmente biologico.

Normalmente nel piano alimentare che viene realizzato da un Nutrizionista, la dieta viene costruita su misura della persona perciò, stando attento a malattie specifiche, lo specialista garantirà al paziente di poter mangiare di tutto un po’.

Qualche chicca su come migliorare l’alimentazione la fornisce la dottoressa Edy Virgili, Biologo Nutrizionista, esperta in Specialista in Scienza dell’Alimentazione e Docente universitaria.

Secondo la dottoressa Virgili un minerale come il Selenio è fondamentale per garantire i processi immunologici e detossificanti: lo si trova nella frutta secca, nel pesce (crostacei e molluschi). stessa regola vale per altri elementi insostituibili: Zinco, Magnesio, Cromo che – con le Proteine, i Lipidi, i Carboidrati e le Vitamine – assolvono egregiamente a salvaguardare la nostra salute.

Il tipo di alimentazione non è invece basilare, il che significa che si può scegliere qualsiasi regime purché alla base ci sia una ottimale distribuzione delle quantità di cibo.

Di norma, un piano alimentare valido, viene gestito da un professionista competente che sappia mixare quello di cui ciascun paziente ha bisogno, evitando, quindi, il fai da te!

Un problema a cui si è assistito in questi lunghi mesi di lockdown da Covid è stato il fatto di mangiare calorie in eccesso: carboidrati, farine, dolci, snack, vino, birra, liquori e superalcolici. In poche parole zuccheri, di qualsiasi genere.

La gente era talmente provata dalla reclusione domestica da voler riproporre tra le quattro mura, le cose fatte fuori: dall’aperitivo all’happy hour, dalla pizza con gli amici, alle torte alla caffetteria.

A casa, con un costo molto minore e senza l’impiccio di dover guidare per rientrare, si è abusato di cibo e alcol, come comfort food antidepressivo.

La conseguenza?

Molti sono ingrassati, ma soprattutto hanno infiammato i tessuti e gli organi del corpo, con un progressivo aumento delle malattie, di qualsiasi genere.

Dulcis in fundo della negatività, mancando completamente l’attività sportiva, che invece è sempre utile per tutti, anche il sistema immunitario, ne ha risentito.

In conclusione, la ricetta è sempre quella: mangiare bene, bere con moderazione, avere un peso idoneo, fare attività fisica, non abusare continuamente. Sembra facile, ma forse non così semplice da attuare.

MARGHERITA MARIANI