La web reputation di una persona fisica o giuridica è costituita dalla percezione che gli utenti della Rete hanno di quel soggetto specifico.
Perciò è estremamente importante comprendere che ogni azione compiuta online, va a incidere sulla propria reputazione web.
Ogni comportamento, notizia, articolo reperibile in Internet concorrono a formare l’idea ed il giudizio che il fruitore si crea, sull’individuo o su un brand.
La web reputation personale è tuttavia diversa da quella aziendale.
Se, infatti, la prima è il frutto delle attività compiute dalla stessa, corroborata dalle opinioni degli altri utenti, quella aziendale riguarda anche altri aspetti: ad esempio, i comportamenti tenuti online dai dipendenti che, sebbene soggetti diversi ed autonomi apparentemente, di fatto sono legati al brand.
Attualmente, a causa di uno stretto ed indissolubile rapporto che si è venuto a creare tra online e offline, comporta che gli effetti dei propri comportamenti si estendano da una parte all’altra.
Se è importante l’insieme di tutte le azioni online di un individuo, è necessario includere anche tutte le tracce – apparentemente trascurabili – che si lasciano, come commenti o like ai contenuti degli altri.
Dal punto di vista giuridico, anche un like, infatti, ha un valore preciso, perché significa approvazione espressa del contenuto in oggetto, tanto che la giurisprudenza riconosce il danno all’immagine e alla reputazione sul web di un datore di lavoro, giustificando l’irrogazione della sospensione dal lavoro – come sanzione disciplinare – del dipendente. (T.A.R. Lombardia Milano Sez. III Ord., 03-03-2016, n. 246).
Non bisogna dimenticare che, se la web reputation è data dalla percezione che ogni soggetto offre di se stesso online, essa può essere costruita, in modo strategico.
Da qui nasce l’importanza del “Personal branding”, l’attività di marketing applicata al soggetto.
Ma lo stesso vale per l’azienda: la creazione e la gestione della sua reputazione sul web, prevedono l’impiego di strumenti che possono essere adottati dalla stessa, per promuovere una percezione positiva del suo brand.
Strategie di marketing e modalità operative con cui realizzarle, lo storytelling o campagne di advertising.
Strumenti di tutela rivolta alla gestione delle criticità che provengono dagli utenti online e delle situazioni di crisi.
Necessaria poi una policy interna, per i dipendenti, che regolamenti le loro modalità di utilizzo dei social e le attività online, in modo che siano in linea con la mission dell’azienda.
Una corretta gestione delle criticità consente all’azienda di mantenere e di proteggere la propria reputazione sul web, da azioni errate che possono creare danni irreversibili per la stessa.
MARGHERITA MARIANI