L’Epifania è la festa che si celebra il 6 gennaio, dodici giorni dopo Natale e che segna la fine del periodo delle festività natalizie, mentre il termine (dal greco ἐπιφαίνω, mostrarsi) ha assunto significati diversi a seconda delle confessioni religiose.
La celebrazione commemora tre eventi.
Nel giorno dell’Epifania si celebra il Miracolo di Cana: il primo miracolo di Gesù che, secondo il vangelo di Giovanni, fu la tramutazione dell’acqua in vino. La prima prova della natura sovrannaturale di Gesù, che avrebbe in tal modo rivelato al mondo che era il figlio di Dio.
Nelle chiese orientali si celebra il battesimo di Gesù: secondo i vangeli di Marco, Luca e Matteo, egli fu battezzato da Giovanni Battista quando aveva trent’anni nelle acque del fiume Giordano e iniziò la sua predicazione subito dopo.
Nel cristianesimo occidentale, la festa commemora soprattutto la visita dei Magi a Betlemme, ossia il momento in cui gli uomini vennero a sapere che era nato il figlio di Dio. A volte è chiamata il Giorno dei Re Magi e in alcune tradizioni viene celebrata come Piccolo Natale.
I sapienti provenienti dall’Oriente, erano esperti di astrologia, che fossero tre e che i loro nomi fossero Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, attestati per la prima volta nel V secolo.
I Magi portarono dei doni: l’oro, l’incenso e la mirra, doni con un significato specifico: l’oro incarna la regalità, l’incenso, che era usato nei templi, il sacerdozio, la mirra, che era una resina utilizzata in molti rituali sacri, prefigurava il martirio.
Oltre che nel nostro Paese, la ricorrenza si festeggia in Spagna, in Francia, in Germania, in Russia, in Islanda, in Ungheria e in Romania. E ogni nazione ha la propria tradizione.