La Fashion Week di Milano – conlusasi ad inizio settimana – non è solo uno spettacolo di sfilate e tendenze.
Da sempre è anche un palcoscenico per promuovere messaggi importanti e dare voce a cause rilevanti.
Quest’anno, uno degli eventi più significativi è stato il lancio del “Red Collar” di Sara Battaglia: iniziativa che unisce moda e impegno civile per sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne.
La street performance, organizzata con il supporto di Wolford e Kering Eyewear, ha dato il via alla settimana della moda milanese presentando il progetto che ha l’obiettivo di promuovere la rinascita delle donne che hanno subito violenza domestica.
Il nome “Red Collar” deriva da un colletto rosso distintivo, simbolo di forza e resilienza per le vittime di abusi.
Il Centro Antiviolenza “Dritto Filo” ha accettato la proposta di collaborazione, abbracciando la missione di Sara Battaglia.
Le donne del centro vengono coinvolte nella produzione delle camicie “Red Collar”. Si offre loro un’opportunità lavorativa e si contribuisce al loro sostegno economico e alla loro indipendenza.
Queste camicie diventano quindi un simbolo tangibile di solidarietà e impegno collettivo.
La “Red Collar” è un capo di abbigliamento realizzato con dedizione e cura, acquistabile sul sito della designer.
Oltre alle camicie, le modelle protagoniste della street performance hanno indossato anche collant rossi Wolford e occhiali da sole total black di Maui Jim di Kering Eyewear.
Entrambi i marchi hanno partecipato all’iniziativa, contribuendo al progetto della Battaglia, per dare un segnale di impegno concreto e un invito per tutti a unirsi alla lotta per un futuro in cui le donne possano vivere libere dalla paura e senza subire violenza.