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di Beatrice Silenzi

Una ricerca condotta da un’azienda per conto di Google ha rivelato che un significativo numero di posti di lavoro nel Regno Unito, circa il 60 per cento, subirà una trasformazione radicale a causa dell’intelligenza artificiale!

È certamente un dato che preoccupa, sebbene solo una parte di questi impieghi è destinata a scomparire completamente.
La vera sfida, invece, dicono gli esperti è quella di garantire che i lavoratori possano approfittare delle nuove tecnologie per rendere il loro lavoro più efficiente e produttivo.

L’amministratore delegato di Google UK, ha sottolineato che attualmente meno della metà dei lavoratori britannici utilizza quotidianamente strumenti di intelligenza artificiale, limitandone il pieno sfruttamento.

La ricerca ha evidenziato che il 30 per cento dei posti di lavoro non verrà influenzato dall’IA perché alcuni compiti non possono prescindere dall’apporto umano: come l’assistenza sociale, il settore dell’ospitalità, che, si ritiene, rimarranno relativamente lontani dalle automazioni.

La ricerca mette in evidenza anche la necessità – a tratti l’urgenza – di un approccio proattivo verso l’integrazione dell’IA nei luoghi di lavoro.
A tal proposito, Google sta già cercando modalità efficaci di implementazione della tecnologia, mirando a potenziare le competenze dei lavoratori piuttosto che a sostituirli.

Tuttavia, il percorso verso l’adozione dell’IA non è privo di ostacoli: al momento, è difficile prevedere esattamente quale sarà l’impatto complessivo dell’intelligenza artificiale.
Il governo britannico, allineato con queste iniziative, ha espresso il suo sostegno a un’accelerazione dell’implementazione dell’IA nell’economia del paese.

Questo approccio mira a garantire che i lavoratori non solo si adattino ai cambiamenti, ma possano anche prosperare in questo nuovo contesto economico.