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di Beatrice Silenzi

 Hai mai sentito parlare della Dieta MIND?

In questo periodo se ne discute parecchio e nonostante il nome sembri riferirsi al termine “mente” in realtà è un acronimo che sta per Mediterranean Intervention for Neurodegenerative Delay.

Una combinazione della dieta mediterranea classica e di quella contro l’ipertensione, formulata per contrastare l’invecchiamento cerebrale e ritardare la degenerazione cognitiva che si verifica con l’avanzare dell’età.

La dieta predilige gli alimenti vegetali, minimizzando il consumo di cibi di origine animale e di altri alimenti potenzialmente dannosi.

Sviluppata nel 2015, questo regime alimentare “made in USA”, si basa su una serie di alimenti vegetali, come frutti rossi e frutti di bosco (per le loro proprietà antiossidanti), le noci, che possono essere consumate quotidianamente, ma in piccole quantità.

Legumi e cereali integrali offrono energia al cervello e sostengono le funzioni cognitive, mentre la carne bianca ed il pesce azzurro dovrebbero essere consumati almeno tre volte a settimana.

L’olio extra-vergine di oliva è la scelta perfetta per condire, mentre il vino rosso può essere bevuto con moderazione.

Alimenti che sono favoriti rispetto a quelli di origine animale (carne rossa, formaggi, burro).

No assoluto al cibo spazzatura, agli zuccheri, ai grassi saturi come burro, margarina e fritti.

No a carne rossa come manzo, maiale e agnello, consumati solo occasionalmente, preferibilmente una volta a settimana.

Anche i formaggi dovrebbero essere considerati come cibi da gustare solo di rado.

I benefici migliori si hanno se la dieta diventa uno stile di vita costante, non una scelta sporadica, poiché la sua principale finalità non è la perdita di peso, sebbene aiuti, soprattutto nei casi in cui l’eccesso ponderale è dovuto a un’alimentazione squilibrata.

L’efficacia della dieta nel rallentare il declino cognitivo correlato all’invecchiamento è stata dimostrata da numerosi studi.