Lo stress è spesso il grande antagonista delle nostre giornate, una presenza costante che può derivare da cose diverse: problemi al lavoro, guai con l’auto o in famiglia.
Chiunque ne accumula sa che queste situazioni ci lasciano esausti e frustrati a fine giornata.
Ma cosa accade quando avvertiamo lo stress senza alcuna ragione apparente?
Gli esperti dicono che quello, in realtà è il microstress, una serie di piccoli inconvenienti quotidiani che accumulandosi possono diventare un grande peso.
Solitamente, lo stress deriva da eventi o sfide, come detto, situazioni difficili sul lavoro, una ristrutturazione, o un viaggio lungo e stancante.
Il microstress, invece, è più subdolo e può passare inosservato.
Come il vento che erode lentamente una montagna, esso sorge da piccoli disagi quotidiani: come svegliarsi un’ora prima del solito, cercare di incastrare un appuntamento tra impegni affollati o gestire i capricci di un bambino.
Il suo potenziale pericoloso risiede proprio nell’apparente innocuità.
Dal punto di vista biochimico, il nostro cervello è progettato per reagire agli stimoli stressanti, per cui, di fronte a una minaccia, le ghiandole surrenali rilasciano neurotrasmettitori che scatenano la risposta di attacco o fuga.
Quando la minaccia si placa, i livelli di questi ormoni diminuiscono, riportando il corpo a uno stato di calma.
Nel caso del microstress, invece, il cervello mantiene una sorta di reazione confusa.
Accumulandosi nel tempo, può avere effetti negativi sulla salute, inoltre, a differenza dello stress normale, il microstress non viene riconosciuto come una minaccia, per cui non scattano i meccanismi di difesa che proteggono da situazioni stressanti.
Le pratiche di gestione dello stress come la meditazione, l’attività fisica e la mindfulness sono efficaci nel trattare i sintomi dell’ansia e della tensione, ma potrebbero soltanto aumentare la nostra capacità di sopportare lo stress senza risolverlo.
Per affrontare il microstress, è necessario identificarlo ed affrontarlo.
Come?
Imparando a dire di no quando si ha già un carico di lavoro pesante, chiedendo a chi ti è vicino di evitare comportamenti che ti irritano.
Concentrandosi sulla costruzione di relazioni autentiche che arricchiscano la vita, mitigando gli effetti del microstress.